Il
26 febbraio 2015 il Governo Croato ha notificato all’Italia, in qualità di
soggetto interessato, l’avvio delle consultazioni transfrontaliere e della
procedura di VAS (Valutazione Ambientale Strategica) nell’ambito del “Piano e programma quadro di ricerca e produzione degli idrocarburi nell’Adriatico”.
Il
Ministero ha successivamente provveduto ad avvisare le regioni interessate, ovvero,
Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise e
Puglia. Le osservazioni al suddetto piano dovranno essere inviate al Ministero
dell’Ambiente entro il 20 Aprile 2015.
Le
consultazioni transfrontaliere sono obbligatorie, ai sensi della Convenzione di
Espoo del 1991, laddove uno Stato ritenga che gli effetti del Programma promosso
da un altro Stato possano avere forti ricadute nel proprio ambito territoriale.
Il
governo italiano, dopo aver fatto scadere il termine previsto dalla Croazia per
poter prendere visione dei propri programmi in materia di trivellazioni
off-shore, ha poi dovuto attivare la consultazione transfrontaliera a seguito
delle pressioni esercitate dal movimento di associazioni e comitati contrari
alle comuni politiche sulla ricerca del petrolio nel Mare Adriatico. Il
procedimento avviato permetterebbe a tutti i soggetti coinvolti di rimettere in
discussione scelte politiche ed economiche riguardanti entrambi i paesi.
La
VAS serve a raccogliere le osservazioni ambientali provenienti da soggetti
istituzionali che rappresentano interessi collettivi coinvolti nel
procedimento, permettendo alla politica di avere ulteriori dati per valutare il
reale impatto di piani e programmi sull’ambiente circostante e non solo. La Puglia
è ritenuta dal nostro Ministero dell’Ambiente soggetto interessato nel
procedimento di VAS al pari di tutte le altre regioni che s’affacciano
sull’Adriatico.
Riteniamo
che, nonostante il ristretto tempo a disposizione, la Regione Puglia possa
essere tra i protagonisti di questo percorso, inviando al Ministero osservazioni
pertinenti, redatte attraverso l’esperienza accumulata nel corso di questi
anni, ma anche attraverso il coinvolgimento di altre realtà istituzionali,
associazioni, comitati, coordinamenti attivi nella difesa da modelli di
sviluppo tutt’altro che sostenibili.
Molti
di questi comitati possono disporre di ulteriori elementi di discussione, non
per ultimo le cartografie degli ordigni inesplosi, e “sepolti” nel Mare
Adriatico, che stanno rallentando i programmi petroliferi della Global
Petroleum al largo delle coste pugliesi.
Tuttavia,
ci saremmo aspettati un atteggiamento più celere e rapido, e una maggiore
sensibilità, da parte della Regione Puglia nel promuovere i meccanismi di coinvolgimento
e partecipazione, non certo la scarna comunicazione apparsa giovedì 2 aprile
sul sito istituzionale che invita a prendere visione dei documenti inviati dal
governo croato.
Un
atteggiamento forte e deciso, in linea con il ricorso alla Corte Costituzionale
avverso la parte sullo sviluppo delle politiche legate all’energia dello
“Sblocca Italia”, potrebbe riaprire la discussione attorno all’uso non
conflittuale del Mare Adriatico, sia esso effettuato dal governo italiano che
da quello croato. Quanto accade riguarda anche Montenegro, Albania e Grecia
che, a differenza della Slovenia, non hanno ancora ritenuto di dover far parte
della consultazione transfrontaliera.
Tutte queste realtà collettive e singole
chiedono, sollecitano e sostengono una rapida e decisa presa di posizione da
parte di tutte le regioni coinvolte dal Ministero dell’Ambiente, a partire
dalla Puglia.
I
confini e i poteri degli Stati devono essere positivamente superati quando si
tratta della tutela degli ecosistemi marini e costieri. Allargare
il dibattito a tutti i paesi che s’affacciano sull’Adriatico significa ribadire
che la “questione petrolio” non è circoscritta, ma coinvolge interi popoli che
potrebbero vedersi privati dell’orizzonte del mare.
Coordinamento NoTriv - Terra di Bari
Comitato No Petrolio, Sì Energie Rinnovabili
Comitato NoTriv San Giovanni Rotondo
Comitato Bonifica Molfetta
Comitato per la Tutela del Mare del Gargano
Rete NoTriv Gargano
Comitato Mediterraneo NoTriv
A.B.A.P. – Associazione Biologi Ambientalisti Pugliesi
APS m|app
Associazione Sinistra Euromediterranea - Messina
Associazione Terra d'Egnazia
Brindisi Bene Comune
Centro Studi Torre di Nebbia - Comitati Alta Murgia
Circolo Arci Tuglie
Collettivo Agricolo Peppino di Pasquale - Barletta
Garganistan
Gruppo Agricolo Garganico "S.Ferri"
Rete della Conoscenza Puglia
Associazione AltraPolis
Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori /Area Valle d’Itria
Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori /Monopoli
Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori /Provincia di Brindisi
Movimento Il Grillaio Altamura
Coordinamento per la difesa del Patrimonio Culturale contro le devastazioni ambientali
Comitato Lucano Acqua Bene Comune - Matera
Comitato Pugliese Acqua Bene Comune
Ortocircuito - Bari
Rivoltiamo la Precarietà
Ortocircuito - Bari
Rivoltiamo la Precarietà
foto di Graziana De Napoli
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