Comunicato Stampa congiunto di Coodinamento NoTriv Terra di Bari, Comitato Bonifica Molfetta, Coordinamento No Triv Basilicata e Movimento Mediterraneo No Triv in merito all'invio delle Osservazioni riguardanti le Consultazioni Transfrontaliere per il “Programma di Ricerca e Produzione idrocarburi off-shore del Montenegro”.
Il 9 febbraio scorso, il Coordinamento NoTriv Terra di Bari, il Comitato Bonifica Molfetta, il Coordinamento No Triv Basilicata e il Movimento Mediterraneo No Triv hanno inviato al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Italiano, al Ministro dell’Economia del Montenegro e alla Regione Puglia le Osservazioni riguardanti le Consultazioni Transfrontaliere per il “Programma di Ricerca e Produzione idrocarburi off-shore del Montenegro”.
Le Consultazioni Transfrontaliere, annunciate sul sito del Minambiente
in data 4 febbraio 2016, riguardano 13
blocchi in Mare Adriatico, messi a bando dal governo montenegrino nel 2013.
Le Osservazioni sono
state presentate per chiedere a entrambi i ministeri - italiano e montenegrino
- di bloccare l’iter amministrativo,
e mettono in evidenza la concreta pericolosità
delle prospezioni geosismiche e delle successive trivellazioni, condotte nelle
stesse aree, con la tecnica dell’Air gun.
Le onde sonore impiegate dall’Air gun, come dimostrato ormai
da molti studi scientifici, sono altamente
dannose per la fauna - danneggiano gli organi interni, interferiscono con
il senso di orientamento e con la vita sociale degli animali - e hanno impatti negativi
anche sulla flora marina.
Alcune delle zone concesse coincidono però con depositi sottomarini di ordigni inesplosi,
anche a caricamento chimico, risalenti alla seconda guerra mondiale e al recente
conflitto nella ex – Jugoslavia, così come dimostrato dalla “Map of unexploded ordnance dumping sites in
the southern adriatic sea” - progetto R.E.D.C.O.D. cofinanziato dalla
Commissione Europea - e dalla Carta Nautica n. 136 dell’Ufficio Idrografico del
Regno Unito.
Tale sovrapposizione preoccupa i comitati, poiché nello Studio di Impatto Ambientale e nella Sintesi Non Tecnica (SNT) riportati sul sito del Ministero
montenegrino, gli strumenti utilizzati per la fase d’indagine e
la realizzazione di pozzi esplorativi non sono stati messi in correlazione con la
presenza degli ordigni bellici; tra
gli eventi accidentali non è stata considerata la possibilità di intercettarne uno,
non ne vengono valutati i rischi, quali potrebbero esserne le conseguenze e le azioni da intraprendere immediatamente e a lungo termine per la
bonifica e la messa in pristino dell’area, nonché gli impatti che deriverebbero
sull’intero ecosistema del Mare
Adriatico.
La SNT cita l’art.
1 della Costituzione montenegrina del 1994 dichiarando che «Il Montenegro è uno Stato democratico,
sociale ed ecologico», e viene evocato il modello norvegese che reinveste
le royalties provenienti dall’estrazione di petrolio nel proprio welfare.
Sembra però paradossale che le scelte di sviluppo del
Montenegro non tengano conto del proprio sistema
economico basato fondamentalmente su
pesca e turismo e degli influssi negativi che subirebbero se si proseguisse
nella ricerca di idrocarburi lungo le proprie coste.
Così come ribadito nelle Osservazioni inviate nell’aprile del
2015 per le Consultazioni Transfrontaliere
con la Croazia, la questione dello sviluppo e della strategia energetica attualmente basata sulle fonti fossili non può limitarsi ad una visione local, ma è
necessario aprire un dibattito glocal
ai Paesi confinanti e a tutti quelli del Bacino del Mediterraneo, partendo
anche dalla recente crisi del mercato
petrolifero.
La proposta inclusiva dei Comitati No Triv che ha portato al percorso referendario permette di affrontare
la questione energetica sul piano ambientale e politico. Un ruolo determinante
devono avere le realtà territoriali capaci di opporsi alla strategia di sviluppo
imposta, perché possano farsi portatrici sane della transizione verso le energie rinnovabili e fuori dai canoni sviluppisti
della green economy.
Coordinamento NoTriv Terra
di Bari
Comitato Bonifica
Molfetta
Coordinamento No Triv
Basilicata
Movimento Mediterraneo
No Triv
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A questo link è possibile consultare le Osservazioni presentate:
https://www.dropbox.com/s/4ix2uu26egysmin/Osservazioni%20Montenegro_CBM_CoordNoTriv_TdB_Bas_Med_ita.pdf?dl=0
Ricordiamo che è possibile inviare le proprie osservazioni entro il 25 febbraio 2016: http://www.va.minambiente.it/it-IT/Comunicazione/DettaglioNotizia/664
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